Gli attacchi ai luoghi del tempo libero

13 novembre 2015 – Attentato al Teatro Bataclan di Parigi;
14 luglio 2016 – Attentato al lungomare di Nizza;
19 dicembre 2016 – Attentato al mercatino di Natale di Berlino;
22 maggio 2017 – Attentato all’Arena di Manchester;
17 agosto 2017 – Attentato alle Ramblas di Barcellona

Fra il 2015 e il 2017 l’Europa è colpita da una serie di gravi attentati che raggiungono spazi del tempo libero. Si tratta di una precisa strategia che identifica nei luoghi del turismo e del divertimento un’estrema vulnerabilità dal punto di vista della sicurezza.

E’ il caso del Teatro Bataclan di Parigi, famoso locale al numero 50 di Boulevard Voltaire, dove il 13 novembre 2015 si stanno esibendo in concerto gli Eagles of Death Metal, gruppo hard-rock statunitense. Ad ascoltarli più di 1500 persone. Tre terroristi irrompono nel teatro armati e iniziano a sparare sulla folla: in meno di venti minuti uccidono 90 persone.

Il 22 maggio 2017 un altro concerto finisce nel mirino: al termine dell’esibizione di Ariana Grande all’Arena di Manchester, un kamikaze si fa esplodere uccidendo 22 persone e ferendone 50. Il giorno dopo lo Stato Islamico (IS) rivendica la strage. 

Il 14 luglio 2016 a Nizza si stanno svolgendo le celebrazioni per la festa nazionale francese. Un uomo alla guida di un autocarro si scaglia sulla folla sul lungomare: provoca 87 morti e 458 feriti. Il 19 dicembre dello stesso anno, in un mercatino di natale a Berlino, un terrorista falcia con un camion 12 persone e ne ferisce 56. Anche la Spagna viene colpita al cuore. A Barcellona, che nel periodo estivo attira turisti da tutto il continente, il 17 agosto 2017 un terrorista legato all’IS piomba con un’automobile lanciata a folle velocità sulle Ramblas (il viale dello shopping e dei locali) causando 13 morti. 

Questi attentati minano alla base la quotidianità del tempo libero, in luoghi praticamente impossibili da mettere in sicurezza. Per colpire e uccidere non è più indispensabile avere un piano preciso, procurarsi plastico, detonatori o maneggiare armi: è sufficiente lanciarsi sulla folla con un auto per provocare una carneficina.

Si instaura un clima di terrore che provoca danni all’intero sistema economico: la profonda insicurezza di quegli anni diventa per moltissimi europei la spinta a modificare l’abitudine di frequentare città turistiche e luoghi del divertimento.

Si stima, ad esempio, che a seguito degli attentati del 2015 la Francia abbia perso più di 1,8 miliardi di euro di entrate dal settore del turismo e dei trasporti. E’ una crisi profonda, ma non mancano gli appelli a resistere e a reagire. E’ famosa la frase della sindaca di Parigi, Anne Hidalgo: “Restiamo in piedi, restiamo noi stessi. Continueremo a mostrarci al mondo con la nostra identità collettiva, di parigini, di francesi”.

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